Il cambiamento climatico avrà un costo, proprio come il Covid. Già nel 2006, il Rapporto Stern stimava che tale costo sarebbe potuto arrivare fino al 5% del PIL annuo da quel momento in avanti. Più di recente, un sondaggio condotto tra gli economisti nel 2017 prevedeva che l’impatto negativo sul PIL globale si sarebbe aggirato tra il 2% e il 10%, mentre il governo statunitense stimava una perdita fino al 10% del PIL.
Il mondo non si può permettere uno scenario simile. Una contrazione prolungata di questo tipo farebbe piombare l'economia globale in una crisi finanziaria di entità simile a quella greca, almeno per i prossimi 30 anni. Occorre agire e, a tale riguardo, i green bond sono uno strumento in grado di contribuire alla transizione mondiale verso un futuro più sostenibile.
Pur rappresentando solo una parte del più ampio mercato obbligazionario mondiale, questo segmento è destinato a conoscere un aumento delle emissioni nel contesto del Covid-19. Tutto ciò sulla scia di emissioni record nel 2019, seguite da un primo trimestre 2020 altrettanto robusto.